Abuso di antidolorifici oppioidi che trovo in casa.

Non riesco a superare i sintomi dell’astinenza da solo.

È necessario valutare il tipo di dipendenza da antidolorifici oppioidi che si è sviluppato. Quella psicologica tocca il 5-10% di tutti i pazienti con dolori cronici ai quali sono stati prescritti questi farmaci, mentre si valuta che la quota che effettivamente sviluppa una dipendenza fisica sia compresa tra l’1 e il 3%.

Gli antidolorifici oppioidi sono farmaci comunemente prescritti per diverse patologie acute e croniche e che spesso al termine del loro utilizzo, rimangono a disposizione di pazienti e familiari nelle proprie “farmacie” casalinghe.

Talvolta chi cerca un rimedio rapido per una condizione dolorosa di lieve gravità, come un’emicrania o dei dolori lombari, e trova in casa farmaci oppioidi ad azione analgesica, li utilizza senza prescrizione medica e con leggerezza, come se si trattasse di un banale paracetamolo o ibuprofene.

In realtà, gli antidolorifici oppioidi sono tra i farmaci da utilizzare con più accortezza e sempre seguendo un rigoroso controllo medico. Tra i maggiori pericoli legati a questi farmaci vi sono infatti fenomeni come abuso, sovradosaggio involontario (overdose), dipendenza e sintomi di astinenza quando si tenta di interrompere l’assunzione.

Quando si tenta di smettere improvvisamente si manifestano sintomi fisici (sbadigli, lacrimazione, brividi, crampi) e psicologici (ansia, malessere, insonnia), oltre alla possibile compromissione della vita sociale di tutti i giorni.

È per questo che IEUD si avvale di un team multidisciplinare altamente qualificato composto da medici, psichiatri, psicologi e tecnici della riabilitazione psichiatrica, al fine di avere più strumenti diagnostici e terapeutici e ritagliare un intervento su misura per ognuno.

I nostri professionisti sono inoltre supportati da un comitato scientifico con un’esperienza pluridecennale nel campo delle dipendenze ed una particolare attenzione alle nuove tendenze e dei nuovi fenomeni di consumo, come quello degli oppioidi farmaceutici che per alcuni Stati oltreoceano costituiscono una vera e propria emergenza di salute pubblica.

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Le domande più frequenti

Quali sono le fasi della presa in carico?

IEuD utilizza un percorso suddiviso in tre fasi: 

  1. La prima fase (“Accoglienza”) prevede un colloquio con un nostro professionista. Nel colloquio si analizza la domanda e si somministra un test per valutare il livello di gravità della dipendenza. 
  2. Durante la seconda fase (“Conoscenza”) si analizza a fondo il problema inquadrandolo nel contesto ambientale, familiare e lavorativo della persona. Di norma l’assessment si struttura in due incontri, uno con uno psichiatra e uno con uno psicologo che eseguirà anche i test di personalità. 
  3. Una volta acquisiti tutti gli elementi di conoscenza, nella terza fase (“Restituzione”) viene discussa una relazione in cui si elencano gli elementi di forza e di debolezza individuati e si ipotizza l’obiettivo terapeutico realisticamente raggiungibile con gli interventi specialistici. 

Se il paziente condivide il progetto terapeutico, si attiveranno i trattamenti specialistici che, a seconda dei bisogni, potranno essere di tipo psicofarmacologico, psicoterapico o riabilitativo.

Quanto dura un progetto terapeutico?

Normalmente si articola in un periodo da tre a sei mesi. È ripetibile se, in questo arco temporale, non sono stati raggiunti gli obiettivi concordati.

Come funziona, in pratica, una seduta di psicoterapia on-line?

Tutto ciò che serve sono un computer o un dispositivo mobile (tablet o smartphone) e un collegamento internet sufficientemente veloce. Con gli standard attuali in Italia qualsiasi tipo di connessione è sufficiente, con pochissime eccezioni (ad esempio, zone senza copertura). 

All’orario fissato, il nostro professionista invia una mail con un link. Quando il paziente clicca sul link, vedrà aprire una pagina web dedicata alla videochiamata. Vedrà il volto del terapeuta sullo schermo e sentirà la sua voce. 

Terminata la seduta basterà chiudere la pagina. Non resteranno tracce del collegamento, né sul suo né sul nostro computer.

Se scelgo la terapia on line, potrò comunque incontrare anche dal vivo il mio terapeuta?

Assolutamente sì! È sempre possibile alternare una o più seduta on line con un incontro presso la nostra sede. L’obiettivo della psicoterapia on line è migliorare la qualità di vita del paziente riducendo al minimo gli spostamenti, senza precluderle ovviamente la possibilità di terapie dal vivo.

Ci sono costi aggiuntivi per la terapia on line?

No, non c’è nessun costo aggiuntivo rispetto alle terapie in sede.

Riprendi il controllo della tua vita

libero dalla dipendenza.

Puoi iniziare subito il tuo percorso verso l’uscita dalla dipendenza, senza incertezze nè esitazioni.

Il colloquio di Accoglienza (Intake) è il primo passo per iniziare

il trattamento terapeutico che ti ridarà il controllo della tua vita.

Adesso anche online.

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